Apriamo il 2022 parlando di voglia di andare in Moto e di “Fitfor55” -la proposta della Commissione Europea che prevede le tappe verso la mobilità elettrica e che inevitabilmente interesseranno anche il settore dell’industria motociclistica.
Insomma, la svolta ecologica dell’Unione Europea coinvolge fra i vari attori anche ACEM – Associazione Europea dei Costruttori di Motocicli- dopo aver riunito lo scorso novembre a Bruxelles il gotha del settore. Da BMW a Piaggio, da Yamaha a Honda insieme a Depré ( Direzione Generale Mobilità e Trasporti) e vari personaggi illustri.
Se “Fitfor55” non cita tecnicamente ed esplicitamente il mondo delle Moto, Markus Schramm, Vice Presidente di ACEM, auspica una transizione assolutamente graduale verso l’elettrico.
Michele Colaninno di Piaggio conferma che il suo Gruppo sta lavorando su propulsione a idrogeno e biofuel, ma ha anche fatto notare l’importanza di creare posti di lavoro e consentire crescita.
Secondo Deynes di Yamaha i tempi non sono ancora maturi per la tecnologia elettrica delle moto: le batterie pesano troppo per garantire la dovuta autonomia. (Fonte: “In Moto” gennaio 2022).
E se le due ruote elettriche fossero destinate solamente alla mobilità urbana lasciando ancora spazio al motore classico fuori città?
La pressione del Movimento Ambientalista é enorme.
“Il Pianeta non si salva con i Bla Bla” é lo statement categorico di Greta Thunberg in risposta ai risultati poco incoraggianti – a suo dire- di Cop26, la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici tenutasi recentemente a Glasgow.
Al suo fianco, in prima linea, Jane Fonda- la celebre attrice, da decenni attivista in difesa dei principali “Big Issues”.
Una cosa é certa: la soluzione ai problemi di una nuova “rivoluzione industriale” nel settore motociclistico rischia di non essere affatto immediata.
Detto ciò, di fatto, Paolo Magri – Amministratore Delegato di EICMA- in una bella recente intervista rilasciata al giornalista Matesic si è dimostrato entusiasta del successo di pubblico in Fiera a Milano dicendo che il settore delle due ruote sta vivendo un trend sorprendentemente positivo. “Una sorta di revenge spending – dice- una vendetta nella spesa, che da appassionato traduco con: ‘al Diavolo, mi compro la moto!’” (Cit.)
Fabio Komjanc