[articolo ripreso dal sito press.pirelli.com]
Confermata l’allocazione standard per Moto2™ e Moto3™ per il GP di Spagna a cui seguirà martedì una giornata di test; focus anche sulla prima gara della coppa per giovani talenti
Per il Gran Premio di Spagna, quarto appuntamento del Motomondiale 2024 che si disputerà nel fine settimana presso il Circuito de Jerez-Ángel Nieto, in Andalusia, Pirelli metterà a disposizione dei piloti di Moto2™ e Moto3™ l’allocazione pneumatici standard prevista per quest’anno. L’azienda di pneumatici ritiene infatti che le soluzioni di gamma siano adeguate alle caratteristiche del circuito spagnolo in seguito ai dati raccolti nei test effettuati ad inizio stagione proprio ad Jerez e ai risultati emersi dai primi tre GP dell’anno.
Il martedì successivo al GP, i piloti di entrambe le classi avranno anche la possibilità di effettuare una giornata di test sullo stesso tracciato, un’occasione utile per migliorare la conoscenza dei nuovi pneumatici Pirelli che da quest’anno equipaggiano le loro moto.
Dopo quelli dello scorso fine settimana con la Northern Talent Cup ad Assen e con il Campionato Mondiale FIM JuniorGP™ a Misano, la pista spagnola ospiterà anche l’esordio di Pirelli al fianco dei piloti della FIM Red Bull MotoGP™ Rookies Cup, altra competizione per giovani talenti che fa parte del progetto Road to MotoGP™ di Dorna.
Weekend ricco di attività in una pista che conosciamo bene
“Quella di Jerez, a differenza di altre tra quelle presenti in calendario quest’anno, è una pista che conosciamo molto bene perché ci abbiamo gareggiato spesso, e anche di recente, con il Campionato Mondiale Superbike. Si tratta di un tracciato non particolarmente veloce ma molto tecnico e selettivo. Cionondimeno abbiamo notato che la conoscenza della pista è un vantaggio parziale perché comunque le caratteristiche delle moto utilizzate in Moto2 e Moto3 sono molto diverse da quelle delle derivate di serie e questo fa si che i riferimenti in nostro possesso non sempre siano realmente utili per fare ipotesi di comportamento delle mescole. Va detto che su questo tracciato sono già state effettuate tre giornate di test a febbraio, anche se alla fine di aprile le temperature saranno con buona probabilità più alte, quindi, il vero riscontro lo avremo soltanto dopo che i piloti saranno scesi in pista per le prime sessioni di prova del venerdì e questo ci porta a Jerez con una buona dose di curiosità mischiata ad aspettativa. Finora i piloti di entrambe le classi sono stati molto veloci ed hanno battuto record su record nei circuiti in cui abbiamo corso, migliorando progressivamente setup delle moto e confidenza con i nostri pneumatici. A tal proposito, questo appuntamento sarà anche l’occasione per loro di macinare un po’ di chilometri con le nostre gomme vista la giornata di test in programma per il martedì successivo al GP. E poi, qui debuttiamo anche con i piloti della FIM Red Bull MotoGP™ Rookies Cup, quindi, sarà senz’altro un fine settimana che ci vedrà impegnati su tanti fronti”.
· Circuito storico: inaugurato nel 1986, ha ospitato il primo GP l’anno successivo e ha continuato a farlo ininterrottamente dal 1989 ad oggi. Nel 2018 è stato intitolato alla memoria di Ángel Nieto. Da molti piloti Jerez, così come Assen, è considerato un circuito di riferimento perché presenta una serie di curve a velocità bassa, media e veloce tecnicamente ideali per mettere a punto la moto, motivo per cui, oltre che per la posizione strategica che gli permette di essere sfruttato anche nei mesi più freddi, è spesso scelto per effettuare dei test.
· Layout: il tracciato è lungo 4423 metri, di questi circa il 70% sono rettilinei mentre il restante 30% sono curve. Il rettilineo d’arrivo misura poco più di 600 metri con una larghezza di 12 metri che nel resto della pista diventa di 11 metri. Tredici le curve totali, cinque a sinistra e otto a destra con un raggio di curvatura che varia da 30 metri della curva 2, 6 e 13 ai 116 metri della curva 4. La pendenza massima è del 5,1% sul rettilineo principale mentre il gradiente massimo è del 5% all’uscita della curva 5. La pendenza laterale massima si registra all’uscita delle curve 2, 6 e 13 ed è pari al 7,46%, quella minima è del 4,70% alle curve 4 e 12.
· Difficoltà per i pneumatici: le curve sono molto varie e in tutte si frena tranne che nella numero 3 che è molto veloce. Anche se i carichi laterali generati durante la percorrenza non sono molto elevati, per poter far fronte alle differenti esigenze del tracciato (tratti veloci alternati da curve lente, alcune di queste in pendenza) è necessario un pneumatico posteriore con un buon bilanciamento di maneggevolezza, sostegno e supporto in piega mentre gli anteriori sono impegnati in alcune staccate importanti, in particolare alla curva 6, la più difficile di tutte. L’asfalto ha un buon livello di grip e non è particolarmente aggressivo.
· Allocazione per MotoGP™ Rookies Cup: ciascun pilota potrà utilizzare un massimo di 4 set di pneumatici da asciutto in mescola SC2 sia anteriore che posteriore. In caso di pioggia potranno utilizzare soluzioni da bagnato SCR1.