60 anni di attività in città: Ricordando MOTOR EXPO RACING con Roberto Mervic

Molti sono i ricordi da poter evocare in un arco temporale di 60 anni di attività a Gorizia. Tra i tanti merita una menzione speciale la manifestazione “Motor Expo Racing” anche perchè quest’anno ricorrono  40 anni dalla sua prima edizione. Venne inaugurata infatti nel 1981 grazie alla formidabile intuizione e straordinaria passione di Roberto Mervic a cui la Camera di Commercio diede all’epoca praticamente carta bianca. La nostra azienda ha sempre aderito all’iniziativa che si svolgeva nei capannoni della Fiera in città: ci abbiamo creduto da subito partecipando con grande piacere e  proponendoci di anno in anno con allestimenti che anche a distanza di anni risultano tuttora all’avanguardia. Gli stand Komjanc erano di grande originalità ed effetto, mai scontati, volti a incuriosire il pubblico. Motor Expo Racing si rinnovò fino al 1996. La tredicesima edizione fu chiamata 12Bis secondo un rituale scaramantico nel mondo dei motori. Ricordando l’eccellente impegno per il mio settore e sopratutto per Gorizia in senso lato, giorni fa ho contattato Roberto Mervic ed ho il  piacere di riportare di seguito la sua diretta testimonianza, frutto di uno scambio “Amarcord” sicuramente emozionante per chi, quegli anni del Motor Expo Racing, li ha vissuti in prima persona. Non nascondo un un pizzico di nostalgia per il grande fermento di allora e la voglia di fare la storia commerciale della nostra città con attività ed eventi di spessore e successo, di richiamo internazionale per un pubblico variegato, di giovani, di professionisti, di imprenditori e di appassionati. “L’obiettivo strategico – dice Mervic- era il supporto ed il rilancio delle attività che ruotavano intorno al mondo dell’automotive. Diede buoni risultati, altrimenti non avrebbe avuto vita così lunga. I mercati di riferimento, considerato il periodo storico, si potevano considerare regionali (ed era molto all’epoca) ma varcavano anche i confini italiani, coinvolgendo anche la vicina Jugoslavia e negli ultimi anni la neo costituita Slovenia“. “Avevamo squadre di allestitori, elettricisti ecc. per coadiuvare gli espositori – continua Mervic-. Per la parte organizzativa mi avvalevo della collaborazione di circa 4 persone fisse nel corso dell’anno che arrivavano fino a 60 addetti durante la manifestazione. La mia personalissima valutazione circa il successo di una manifestazione è data dall’affluenza delle donne. Se ce ne sono in buon numero, significa che la cosa funziona! La crescita in successo di pubblico fu davvero esponenziale: arrivammo ad essere la seconda fiera del settore in ambito nazionale dopo Bologna che era oggettivamente inscalfibile. Non vi nascondo comunque che  il suo patron Cazzola ebbe in un’occasione a dirsi molto sorpreso perché, grazie al nostro accordo commerciale con Rete 105, stava sentendo giornalmente alla radio i nostri gingle ed anche perchè Marlboro World Championship Team” era diventanto il nostro principale sponsor. “Ogni evento va calato e contestualizzato nel suo specifico periodo d’appartenenza – sottolinea Mervic-. Oggi il ‘politicamente corretto’  e gli aspetti di ‘green economy’ sono scesi anche in pista e vivono  in simbiosi con il Motorsport.  All’epoca tutto  era diverso e si riassumeva in un’unica parola: Passione, quella con la “P” maiuscola. Ed era passione pura, che puntava solo al risultato, a qualunque costo. Basti pensare ai protagonisti di quegli anni: piloti guasconi o grandi calcolatori, perlopiù playboy da copertina che vestivano i panni di eroi contemporanei, guerrieri entrati nel mito…. ed in effetti lo erano se si tiene conto delle statistiche di incidenti in pista  dell’epoca“. “Non solo: gli sponsor di allora non erano bibite energetiche e compagnie telefoniche – racconta Roberto Mervic- ma piuttosto alcolici e sigarette, tutto quello insomma che oggi non potremmo sognarci di reclamizzare o associare all’iconografia sportiva. Parliamo di un periodo in cui i grandi progettisti o i capitani di aziende che hanno fatto la storia del Motorsport erano lì, vivi, e la domenica stavano in pista, al box della propria Scuderia. E’ In questo contesto, spinto solo dallo spirito della passione che a  soli 25 anni ho ideato il Motor Expo Racing a Gorizia” con un progetto preciso per la manifestazione  che verteva su tre capisaldi: 1.C’era bisogno di presenza qualificante  e ben rappresentata di espositori , motivandoli con costi di partecipazione minimi, sull”investimento dell’allestimento dello stand al fine di privilegiare laloro immagine e la presenza collettiva. Con un riscontro entusiasmante. 2.Necessità di arricchire la parte espositiva con veicoli da competizione di livello assoluto. Escogitai di tutto per coinvolgere Scuderie, Case automobilistiche, piloti e quant’altro per riuscire a portare in mostra a Gorizia i loro veicoli a garanzia del successo del Motor Expo. 40 anni fa , poter vedere dal vivo vetture di F1 era una cosa rara, emozionante; non solo ma  portarle a Gorizia era veramente un’impresa: basti pensare che in più occasioni qualche Team richiese istruzioni sulla documentazione necessaria per portare le vetture all’estero –  come se Gorizia non fosse stata città italiana. Ai giorni nostri può capitare di vedere  F1 esposte addirittura  nei centri commerciali. Allora non era così! 3.C’era infine la necessità di unire l’esposizione commerciale a manifestazioni sportive spettacolari senza le quali la visita alla Fiera si sarebbe risolta in un lasso di tempo troppo breve e non avrebbe giustificato uno spostamento da una provincia all’altra o come poi avvenne da altre regioni o dalle nazioni limitrofe. Il mio grande entusiasmo coinvolse Enti ed Autorità che in parte anche a proprio rischio acconsentirono lo svolgersi di gare ed esibizioni per il buon fine delle quali avevo riscoperto preghiere ormai dimenticate, nella speranza di non ritrovarci sulle prime pagine dei giornali con qualche incidente!” Dulcis in fundo un meraviglioso aneddoto che risale all’edizione del 1983. “Riguarda l’uomo più famoso al mondo in tema di automobili da corsa,  Enzo Ferrari – conclude Mervic-. Per la prima volta mi era stata promessa dal loro responsabile una F1 per la nostra fiera di ottobre! La consacrazione di una credibilità ormai conquistata, almeno così pensavo io. Poi però agli inizi di settembre mi chiamarono da Modena per avvisarmi che a causa della concomitanza della manifestazione goriziana con il Salone automobilistico di Londra, era impossibile garantire la presenza di  F1 al nostro Motor Expo! Non volendo però rinunciare

Evoluzione tecnologica: pneumatici “intelligenti”.

L’evoluzione tecnologica non riguarda solo la strumentazione presente nel veicolo ma è appannaggio anche dei pneumatici. Questo perché gli investimenti delle case costruttrici in gomme sempre più “intelligenti” – in grado di dialogare sia con il veicolo tramite appositi sensori e di segnalare eventuali malfunzionamenti, sia con le attrezzature di rilevazione in officina- guardano al futuro, quello della guida “autonoma”. Serviranno insomma pneumatici intesi come vera e propria estensione tattile del guidatore: gomme in grado di “percepire” il fondo stradale, le condizioni di aderenza e di individuare, ad esempio, la perdita di grip e acquaplaning consentendo al veicolo di rispondere per tempo. L’obiettivo dei costruttori è di sfruttare al meglio l’ RFID ( acronimo di Radio frequency identification) e lo IOT ( acronimo di Internet of things) non solo per tracciare il ciclo di vita del pneumatico dalla fabbrica alla vendita e all’utilizzo ma per offrire alla clientela servizi di manutenzione predittiva. Il sistema Pirelli Cyber Tyre ad esempio è stato montato per la prima volta sulla nuova super car elettrificata McLaren Artura: il flusso di informazioni originato dai sensori su pneumatico viene elaborato da un software della stessa Pirelli integrato all’elettronica dell’automobile. La sfida per noi gommisti si sposta quindi ora sul fronte del know how tecnologico legato a pneumatici “intelligenti”. Il nostro lavoro in officina sarà sempre più legato a questo tipo di nuove professionalità e competenze nel servizio alla clientela. Dovremo essere sempre aggiornati e capaci di interagire con un nuovo mondo elettronico ed informatico in veloce evoluzione. La lettura dei chip su pneumatico offre informazioni quali il nome del produttore, il codice unico, la serie, le procedure di montaggio ed è -fra gli altri aspetti legati alla sicurezza- anche utile anche come deterrente contro il furto poiché garantisce la tracciabilità dello stesso. Fabio Komjanc

60 anni di attività in città -seconda parte

Secondo le fonti dell’Ufficio Statistica di Gorizia, tra la fine degli anni ‘60 e poi per tutti gli anni ‘70 la popolazione residente in città oscillava fra le 42.000 e le 43.500 persone – circa 12.000 in più rispetto alla situazione odierna. E sarebbe interessante avere un aggiornamento dei dati al 2021. Gli anni ‘70 erano infatti caratterizzati non solo dal boom demografico ma anche dai grandi lavori di edilizia pubblica e privata e dalla crescita di un più diffuso benessere economico che si rifletteva naturalmente anche nel settore dei trasporti e in quello automobilistico. Mio padre lavorava allora molto sia con il trasporto pesante che con le autovetture. Era un uomo molto curioso, affamato di novità, attento e aggiornato su ogni aspetto di innovazione tecnica da portare in officina per distinguersi e crescere. Di certo non avrebbe potuto immaginare che l’industria dei pneumatici oggi stia investendo sempre più nei sistemi Rfid – di identificazione tramite radio frequenza- per ottenere “gomme intelligenti”, capaci cioè di dialogare con appositi sensori con i sistemi elettronici a bordo veicolo e con le attrezzature in auto officina. Tecnologia e digitalizzazione hanno trasformato radicalmente il nostro mestiere. Ma già in quegli anni investì in opere strutturali per ingrandire gli spazi lavorativi e diversificare i servizi introducendo lavori di piccola manutenzione meccanica. Investì anche in risorse umane, prendendo in forza due nuovi collaboratori: fu il primo ad offrire a Gorizia il servizio di “assetto ruote”. Alla fine degli anni ‘70 ci fu un’enorme richiesta di pneumatici: vantavamo una clientela non solo da oltre confine ma anche da Lubiana, Belgrado, Spalato, Zara. Furono sicuramente le nostre competenze linguistiche in famiglia, la conoscenza dello sloveno, del serbo croato, del russo ad averci aiutato in solidi rapporti commerciali con tutto l’Est Europa. Erano anni in cui – ormai posso raccontarlo- per favorire il commercio degli pneumatici si studiavano anche dei “trucchi”, degli escamotage per far evitare ai camionisti pesanti dazi doganali: con le scope si sporcavano le gomme di ghiaino perché non sembrassero nuove al passaggio fra i confini. Altri tempi! Mamma stava sempre in officina, aveva in mano la completa gestione del punto vendita mentre papà -e poi anch’io e mia sorella- viaggiavamo nei Balcani e in Russia poiché l’attività di Export era davvero fiorente: i commerci di papà si spingevano fino alla Libia e all’Iraq. Nel 1975 sponsorizzammo un film- documentario di un viaggio in macchina in Asia Minore (Anatolia) e ricordo come fosse oggi la sua presentazione in Prefettura perché cadde fatalmente proprio il 6 maggio ‘76, la sera del terremoto e, come potete immaginare, ci fu un fuggi fuggi generale! Mamma ricorda bene invece l’inizio degli anni ‘80 perché il boom economico portò molte persone a frequentare la montagna e a sciare: la famosa “settimana bianca”. All’epoca abitavamo sopra l’officina e spesso dopo cena scendevamo e lavoravamo fino a tarda notte per chiodare a mano, con una pistola ad aria compressa le gomme dei nostri clienti! Negli anni ‘80 il 50% degli pneumatici era nuovo- acquistati soprattutto da Ditte e Società che operavano nella ex Yugoslavia per autisti che macinavano migliaia e migliaia di km- e il 50% era ricostruito o usato e destinato per lo più a privati e a uso urbano. Grazie al volume d’affari e ai risultati di vendita, fummo contattati da Goodyear e diventammo uno tra i primi centri in Italia della catena Goodyear. Sodalizio felice che durò per 20 anni fino all’adesione alla rete Pirelli e poi alla recente adesione alla rete della francese PointS che ci garantisce non solo piena indipendenza come officina ma anche la possibilità di essere plurimandatari e quindi non legati ad un’unica casa produttrice di pneumatici. Alla prossima puntata di “60 anni in città”! Fabio Komjanc

60 anni di attività in città – Prima Parte

Forse ve ne sarete accorti: le bacheche social degli ultimi mesi, soprattutto a ridosso del recente confinamento, sono spesso popolate da foto Amarcord e di Natura che sboccia a Primavera. “L’esercito dei Selfie” ha lasciato spazio al “com’eravamo”. Una sorta di tendenza virale composta da foto ricordo di un mondo diverso, non necessariamente migliore o più semplice, più bello o sereno, ma sicuramente caratterizzato da una quotidianità fatta di relazioni sociali vivaci e non a distanza, di viaggi, abbracci, sorrisi e convivialità. Il nostro Sessantesimo Anniversario (1961-2021) ricorre proprio in quest’anno particolare che tutti vorremmo fosse di rinascita e cambiamento positivo. E anch’io, come tanti di noi, mi ritrovo dopo 60 anni di attività dell’azienda di famiglia a Gorizia, a sfogliare vecchi Album di foto e a ripercorrere con la mente le tappe più significative di questi 6 decenni di KOMJANC in città. A pensarci bene, infatti, l’evoluzione dell’azienda di famiglia ha attraversato le 6 decadi di maggiore trasformazione di Gorizia. Dal tempo della ricostruzione post bellica – negli Anni Sessanta- quando mio padre Luigi e Riccardo Stekar di San Floriano si occupavano soprattutto di vulcanizzazione, di riparazione degli pneumatici e delle camere d’aria dei camion vista la fortissima presenza di camionisti e autisti in città- fino al boom economico della fine Anni Settanta e Ottanta. Dall’epoca degli incentivi per lo sviluppo del settore industriale, commerciale e i sussidi di Zona Franca alle famiglie giù, giù fino al Crollo del Muro di Berlino e alla conseguente istituzione di nuovi rapporti economici e lavorativi con i Paesi dell’Est. E poi gli Anni Novanta con l’apice di presenza di Caserme attive e forze armate in città, e ancora… l’ingresso della Slovenia in Europa, l’abbattimento del Confine e del sistema doganale fino ad oggi e alla recentissima vittoria di Nova Gorica- Gorizia, Capitale Europea della Cultura 2025. Un’attività come la nostra, agli albori legata a filo doppio al settore del trasporto pesante, dell’autovettura e all’edilizia, al commercio con l’ex blocco sovietico e allo sviluppo della viabilità é stata partecipe diretta molto più di altre a questi macro cambiamenti nel tessuto produttivo e sociale di Gorizia. Scorrendo le foto di questo Album, ne ho trovate diverse scattate negli Anni Novanta all’ex Espomego. Con lo straordinario contributo di Roberto Mervic avevamo aderito a tutte le edizioni del Moto Expo RACING. Una Fiera che attirava visitatori da tutto il Nord Est, ex Yugoslavia e Austria. Appassionati di motori e operatori internazionali del settore pneumatici. Al Moto Expo Racing e ad altri traguardi dell’officina, come ad aneddoti che legano quella che oggi è la mia azienda alla città di Gorizia, dedicherò un prossimo capitolo di questo racconto, perché ritengo meriti sempre ricordare che “Piccola Storia” e “Grande Storia” si intrecciano così profondamente che a volte ce ne rendiamo conto solo a distanza di molti, molti anni e rischiamo di perderne memoria. Fabio Komjanc

Bridgestone Battlax Sport Touring T32

“Qui vi raccontiamo di un viaggio tutto da vivere dall’inizio alla fine, lungo 9000 km, fatto di tantissime ore in sella, di caldo africano in Germania, di lega e slega i bagagli, di monta e smonta la tenda, di campeggio, di ostelli prenotati lungo la strada, di Burger King, di moto sul treno, di paesaggi che tolgono il fiato, di gente che ci dice che siamo pazzi, di mare, di sole a mezzanotte…”. Così inizia un bel diario di viaggio – pubblicato su “Turisti per Caso”- di due ragazzi che qualche anno fa sono partiti proprio dal Friuli con due moto Gran Turismo per raggiungere i Fiordi e Capo Nord. Passano per la Trollstigen e le Isole Lofoten in un susseguirsi di paesaggi mozzafiato da portare nel cuore per la vita intera. Certo, la moto (Gran Turismo in particolare) è sinonimo di libertà! E’ una vera e propria filosofia di vita: parla di lunghi viaggi in sella sognati per anni ed è per questo la protagonista di cult movies. Da “Easy Rider” nel ’69 fino a l’esilarante “Wild Hogs” del 2007, quando fu proprio Harley Davidson a fornire le moto per Dudley (William H. Macy), Woody (John Travolta), Bobby (Martin Laurence) e Doug (Tim Allen) e la loro svalvolata e spassosissima fuga dalla quotidianità. E poi ci sono documentari favolosi come “Domani, Altrove” incentrato su l’incredibile avventura “on the road” di Lars e Daniel alla scoperta di culture, tradizioni e popoli stranieri, circumnavigando il mondo in sella alle loro motociclette. Sopravvivono arrangiandosi con lavoretti qui e là, con i soldi raccattati lungo il tragitto. Dall’America all’Europa, dall’Africa all’Oriente, un viaggio lungo incredibile, di ben tre anni in moto! Se non vedi l’ora di montare in sella, ti proponiamo Bridgestone Battlax Sport Touring T32, il nuovo pneumatico di riferimento per il segmento SPORT TOURING. Dotato della tecnologia Pulse Groove di Bridgestone, garantisce performance eccezionali quando si viaggia, specie se incontriamo maltempo e forti piogge, grazie alle specifiche migliorie finalizzate al drenaggio dell’acqua. Ti offre insomma outstanding wet performance per la sicurezza e il tuo comfort alla guida. Ti aspettiamo in via Rossini a Gorizia; siamo a tua disposizione anche in “zona rossa”.

Il nostro Sessantesimo Anniversario

“La fiducia della gente rappresenta l’unico valore duraturo per ogni azienda. É la sola sostanza. Tutto il resto è ombra”. (Cit.) Partirei proprio da questa saggia riflessione di Herbert F. Johnson – dirigente di seconda generazione della SC Johnson- sul concetto di “Fiducia” in un suo celebre discorso, per raccontarvi il nostro Sessantesimo Anniversario. A pensarci bene infatti, se dal 1961 siamo ancora qui, in via Rossini a Gorizia, é certamente per un insieme di fattori legati all’impegno, alla costanza, alla professionalità e lungimiranza nel lavoro. A monte però, all’origine ci fu proprio la “Fiducia”: quella instaurata tra mio padre, Luigi Komjanc, e il Direttore della Parmigiani di Udine prima e tra mio padre e la Michelin di Milano poi. Ora ve ne racconto. La mia azienda, che è di proprietà in famiglia proprio dal 1961, è infatti strettamente legata alle vicissitudini personali e lavorative di mio padre Luigi a cui, ancor oggi, è intitolata. Dopo quattro anni in Aeronautica, papà intraprese la carriera di camionista, prima per Ditte in regione e poi a Milano. Come spesso accade, la svolta più significativa della sua vita lavorativa avvenne in seguito a circostanze del tutto fortuite. Un problema meccanico al camion a Udine, proprio di fronte alla rivendita gomme Parmigiani, lo fece incontrare con il Direttore della stessa. Si conobbero, parlarono di lavoro e opportunità future. Si creò da subito un rapporto di fiducia. Nacque così un fortunato sodalizio che consentirà a mio padre di aprire la sua prima officina proprio in via Rossini a Gorizia ove ancora – ampliata e rimodernata- si trova l’attuale LK Komjanc Luigi Srl. Inizialmente l’officina era angusta, di soli 8mq, venivano riparate le camere d’aria, ed era affiancata da altre piccole imprese, tutte in affitto (proprietà Donati). Ambizioso e determinato, si recò a Milano e studiò alla Michelin seguendo corsi specifici per gommisti, sia in termini di riparazioni che si vendita gomme. Con il supporto della Michelin stessa ottenne un contratto annuale di rivendita per la sua officina goriziana. Sposò nel 1962 Marta Zuri, mia madre, che sarà sua straordinaria compagna inseparabile di vita e lavoro, e nel 1967 acquistarono il terreno di proprietà Donati, ingrandendo così con successo l’attività imprenditoriale. Papà non amava fermarsi, desiderava crescere e decise di investire nel settore dell’Import- Export degli pneumatici, soprattutto Pirelli, aprendo “Gommex”. Mamma si occupava dell’officina mentre papà, coinvolgendo in seguito anche me e mia sorella Lidia, viaggiava dalla Bulgaria all’Ungheria, dall’Iraq alla Libia, dalla Serbia al Kosovo e all’Albania e vantando un business florido con ben 62 dipendenti fra operai e addetti all’ufficio amministrazione/vendite. I profondi cambiamenti politico- economici di Gorizia e della zona di confine nei confronti della ex Yugoslavia, così come la situazione balcanica degli ultimi decenni portarono naturalmente a un’evoluzione societaria e a una diversa distribuzione di ruoli e mansioni negli anni in famiglia: io ancor oggi come proprietario dell’officina mentre mia sorella prosegue l’impegno nel settore Import -Export dopo la chiusura di “Gommex” come Amministratore Delegato di “Point S Italia”. Dal 1999 siamo centro revisioni e alla rivendita storica degli pneumatici si sono aggiunti nel tempo tutti i servizi che oggi vi offriamo grazie alla mia volontà di loro diversificazione e di crescita in competitività sul mercato. Proprio come immagino avrebbe desiderato mio padre, questo importante Anniversario non va visto come un traguardo, un punto d’arrivo. Io lo vivo oggi insieme al mio Team e ai miei figli (soprattutto Edoardo e Sofia, che stanno frequentando l’Università e che coinvolgo comunque sempre) con l’entusiasmo di chi può vantare una solida tradizione di famiglia e guarda al futuro dell’Azienda per garantirle continuità con serietà, passione e la famosa ‘Fiducia della gente’, l’affidabilità di 60 lunghi anni di esperienza. Buon Sessantesimo Anniversario LK! E grazie infinite a tutta la nostra straordinaria clientela senza la quale non avremmo mai potuto raggiungere così tanti ottimi risultati. Fabio Komjanc

Puoi affidarti al nostro team LK per la tua Assicurazione RCAuto.

Lo sai che puoi affidarti al nostro team LK anche per la tua Assicurazione RCAuto? Non solo! Grazie alla collaborazione di broker che operano a livello nazionale e con ampio ventaglio di compagnie primarie di settore, possiamo fissare con te un appuntamento di consulenza e vagliare offerte più complete, economicamente vantaggiose e capaci di soddisfare le tue specifiche esigenze assicurative. Tieni presente che proprio al fine di favorire e facilitare il cambio dell’Assicurazione, il Decreto Legge 179 del 2012 ha abolito la clausola contrattuale del tacito rinnovo praticata da alcune compagnie. Questo significa che non sei più costretto a disdire il contratto con la tua compagnia assicurativa se intendi cambiarla e che sei assolutamente libero di farlo senza timore di incorrere in penali o problemi di sorta. Il vantaggio che puoi subito riscontrare in questa norma sta indubbiamente nella crescita della concorrenza nel mercato assicurativo. Ne consegue una maggiore offerta per te. Insomma, una tua più ampia libertà di scelta e consapevolezza alla stipula del contratto. Abbiamo ritenuto molto importante includere fra i nostri servizi anche quello assicurativo proprio per essere sempre più competitivi in un mercato che si dimostra dinamico, veloce e flessibile. Vogliamo che LK Komjanc Luigi sia per tutta la clientela un vero e proprio punto di riferimento nel cuore della città, un polo multi service capace di offrire servizi a 360 gradi per autoveicoli, scooter, moto e trasporto leggero, dalla meccanica, all’elettronica, ai pneumatici, alle assicurazioni. Il nostro personale dedicato é naturalmente iscritto al RUI. Puoi contattarci anche via whatsapp su questo sito allegando i documenti necessari all’individuazione di un’offerta corretta e idonea alle tue singole richieste ad hoc. Chi ci ha già scelto ha riconosciuto sia la nostra capacità di risposta economica soddisfacente, che il grande vantaggio del post vendita grazie all’assistenza a tutto tondo in officina. Non ti resta che chiamarci o venirci a trovare in via Rossini a Gorizia per fissare un appuntamento.

“La corsa più pazza del mondo”: evviva la spensieratezza in pista!

“La corsa più pazza del mondo” (Wacky Races, il titolo americano) è indubbiamente una delle serie televisive a cartoni animati più esilaranti e famose degli anni ’70 e ’80. Grazie a personaggi come Dick Dastardly e il cinico, opportunista cane Muttley arraffa medaglie, è entrata nell’immaginario collettivo di più generazioni. Chi non ricorda la Macigno- Mobile dei cavernicoli fratelli Slag? O ‘la divina’ Penelope Pitstop e la sua Vettura 5 Coupé e il galante Peter Perfect con la sua Sei Cilindri? Oppure l’Insetto Scoppiettante, un’improbabile vettura di legno azionata da una sorta di caldaia e guidata da Lazy Luke insieme al grosso orso Bubber? Indimenticabili! “La corsa più pazza del mondo” dei fratelli Hanna e Barbera trae ispirazione da “La grande corsa”, celebre film con la formidabile coppia Jack Lemmon- Tony Curtis insieme a Natalie Wood, ambientato nel 1908 durante una gara automobilistica da New York a Parigi. Gara che per altro si svolse storicamente, anche se di certo non con i risvolti comici della pellicola del 1965. Il cartone animato ne rispetta il racconto divertente e rocambolesco e per molti aspetti la psicologia dei personaggi e le loro caratteristiche entrate nel mito. Poco prima di Natale, sulla nostra pagina Facebook, avevamo ricordato alcuni Cult Movies dedicati al mondo delle corse automobilistiche. Film adrenalinici e biografici come ad esempio “Rush” di Ron Howard, una pellicola degna dell’epica classica: quasi moderni Ettore e Achille, Howard ci racconta Niki Lauda e James Hunt, rivali e appassionanti in una magistrale ricostruzione delle loro vicende personali e soprattutto durante avvincenti Gran Premi di Formula 1. Oppure “Senna”: il docu-film vincitore al Sundance festival nel 2011, particolarmente toccante e coinvolgente, dedicato al pilota brasiliano che nel 1994 perse la vita in seguito all’incidente alla curva del Tamburello del GP di San Marino. E ce ne sono moltissimi altri, tra realismo e finzione, dove il mondo delle corse automobilistiche è la molla che inchioda lo spettatore allo schermo. Uno su tutti: “La truffa dei Logan” del 2017, dal ritmo veloce, con colpi di scena continui e cast di amate celebrità – Channing Tatum, Katie Holmes, Hilary Swank, Daniel Craig- impegnate nel ‘colpo che cambia la vita’ durante una mega corsa sponsorizzata da Coca Cola. Ma per allentare la tensione e scrollarsi i pensieri di dosso non c’è nulla di meglio che rituffarsi in ‘Wacky Races’ e tornare un pò bambini. Evviva la spensieratezza in pista!

Assetto Ruote: quando e perchè.

I nostri gommisti ti invitano a considerare l’importanza della geometria perfetta del tuo veicolo per sfruttare al massimo le sue prestazioni, l’aderenza su strada e il tuo comfort in sicurezza alla guida. Forse non sai che l’assetto delle ruote riguarda lo studio di tre variabili angolari. ➡️ Il parallelismo, ossia l’angolo di apertura delle ruote tra loro e con la strada, visto dall’alto; ➡️ La campanatura, ossia l’inclinazione di contatto tra le ruote e la strada, visto da davanti; ➡️ L’incidenza, ossia lo spostamento angolare dell’asse dello sterzo dall’asse verticale di una ruota sterzante del veicolo, misurato in direzione longitudinale. La tua sicurezza su strada è legata a filo doppio al perfetto allineamento delle ruote. Quindi è davvero importante far verificare soprattutto il loro parallelismo e la campanatura. Anche incidenti di poco conto, come ad esempio l’impatto su di un marciapiede, possono modificare l’allineamento delle ruote della tua automobile provocando anomalie alla guida e dunque situazioni di pericolo. Un ulteriore accorgimento, specie con il cambio stagione e il cambio gomme, è dato dalla verifica dell’equilibratura, cioè della distribuzione del peso complessivo ruota/ pneumatico. Ti aiuta a evitare fastidiose vibrazioni delle ruote stesse e una più rapida usura della banda dello pneumatico. Scegli la nostra officina: questi sono tutti servizi che possiamo offrirti grazie a grande esperienza nel settore e tecnologia di precisione con macchinari specializzati. Prenota il tuo allineamento delle ruote anche via messaggio whatsapp cliccando sul tasto verde qui sul nostro sito.

Donne e Motori: non solo cliché.

Chi ha frequentato la leggendaria fiera motoristica di Bologna sa quanto il Motor Show abbia attratto e riunito per decenni migliaia di appassionati dell’automotive, gioventù sportiva, piloti, Vip internazionali e non solo. Di fatto, il Salone bolognese ha soprattutto consacrato il binomio ‘Donne e Motori’ proponendo un tourbillon di affascinanti madrine, testimonial e promoter con seducenti reportage fra i mitici team delle migliori case automobilistiche. ‘Donne e Motori’ é un’equazione entrata nell’immaginario collettivo anche grazie a pellicole cinematografiche di culto: Grace Kelly in “Caccia al Ladro” sfreccia in cabriolet sulle colline monegasche in una delle scene più celebri girate da Hitchcock. Uma Thurman è magnetica sulla Kawasaki ZZ R250 in “Kill Bill” di Tarantino. Anne Hathaway è una formidabile CatWoman sul Batpod motore Honda 750 ne “Il Cavaliere Oscuro”. Potremmo scrivere un saggio intero approfondendo il legame ‘Donne e Motori’ in ogni James Bond Movie che si rispetti: dai tempi della Mercury Cougar XRT verniciata in Candy Apple Red per Diana Rigg, alias Tracy Bond fino alla Land Rover Defender in un’affollatissima Istanbul per Naomie Harris, alias Eve Moneypenny in Skyfall. Se poi guardiamo al mondo artistico il pensiero vola immediatamente alla Regina dell’Art Decó, al famoso auto ritratto di Tamara de Lempicka con guanti in daino e caschetto, sguardo lascivo alla guida di un’elegantissima Bugatti verde smeraldo. Comparve per la prima volta -provocando grande scandalo- in copertina su “Die Dame” in un tempo in cui, fine anni ‘20, le donne erano tutto tranne che indipendenti! La Bugatti in questo caso è sinonimo di ricchezza, esuberanza ma soprattutto di femminilità libera, di bellezza intraprendente: ‘Donne e Motori’ come protesta sociale contro il ruolo asservito che la tradizione imponeva. Insomma, la storia del Motor Show, del cinema e dell’arte ci insegnano che non sempre sia valido l’aforisma: “Donne e Motori, Gioie e Dolori!”