Donne e Motori: non solo cliché.

Chi ha frequentato la leggendaria fiera motoristica di Bologna sa quanto il Motor Show abbia attratto e riunito per decenni migliaia di appassionati dell’automotive, gioventù sportiva, piloti, Vip internazionali e non solo. Di fatto, il Salone bolognese ha soprattutto consacrato il binomio ‘Donne e Motori’ proponendo un tourbillon di affascinanti madrine, testimonial e promoter con seducenti reportage fra i mitici team delle migliori case automobilistiche. ‘Donne e Motori’ é un’equazione entrata nell’immaginario collettivo anche grazie a pellicole cinematografiche di culto: Grace Kelly in “Caccia al Ladro” sfreccia in cabriolet sulle colline monegasche in una delle scene più celebri girate da Hitchcock. Uma Thurman è magnetica sulla Kawasaki ZZ R250 in “Kill Bill” di Tarantino. Anne Hathaway è una formidabile CatWoman sul Batpod motore Honda 750 ne “Il Cavaliere Oscuro”. Potremmo scrivere un saggio intero approfondendo il legame ‘Donne e Motori’ in ogni James Bond Movie che si rispetti: dai tempi della Mercury Cougar XRT verniciata in Candy Apple Red per Diana Rigg, alias Tracy Bond fino alla Land Rover Defender in un’affollatissima Istanbul per Naomie Harris, alias Eve Moneypenny in Skyfall. Se poi guardiamo al mondo artistico il pensiero vola immediatamente alla Regina dell’Art Decó, al famoso auto ritratto di Tamara de Lempicka con guanti in daino e caschetto, sguardo lascivo alla guida di un’elegantissima Bugatti verde smeraldo. Comparve per la prima volta -provocando grande scandalo- in copertina su “Die Dame” in un tempo in cui, fine anni ‘20, le donne erano tutto tranne che indipendenti! La Bugatti in questo caso è sinonimo di ricchezza, esuberanza ma soprattutto di femminilità libera, di bellezza intraprendente: ‘Donne e Motori’ come protesta sociale contro il ruolo asservito che la tradizione imponeva. Insomma, la storia del Motor Show, del cinema e dell’arte ci insegnano che non sempre sia valido l’aforisma: “Donne e Motori, Gioie e Dolori!”

Noi e la Rete POINT S

Hai notato anche tu l’insegna POINT S nella nostra officina e vuoi saperne di più? La nostra azienda ‘LK Komjanc Luigi’ ha una storia di lungo corso: affonda le sue radici negli anni ’60 ed è ancor oggi, da allora, officina di proprietà di famiglia, gestita in seconda generazione da me e dal mio Team. Come molti nostri affezionati clienti sanno, nel corso degli anni l’attività si è evoluta e diversificata: alla storica rivendita di pneumatici abbiamo aggiunto nel tempo la revisione, la meccanica, il comparto assicurativo ed altri servizi con l’obiettivo di diventare un centro auto multiservice. Al fine di affrontare meglio le sfide di un mercato complesso e sempre più competitivo, abbiamo scelto di aderire alla Rete Point S. Un gruppo di respiro internazionale che vanta ben 5500 centri servizi per auto in 41 Paesi nel mondo e 150 affiliati in Italia. Una rete straordinaria in grado di offrire l’accesso ad un ampio ventaglio di marchi, prodotti e servizi per l’automotive; una rete che garantisce la totale indipendenza del rivenditore e allo stesso tempo la condivisione di un patrimonio comune di professionalità e prodotti insieme ai benefici tratti dalla forza del gruppo. L’unicità ed il successo del modello di rete POINT S è dato dalla garanzia di mantenimento del proprio marchio aziendale (LK Komjanc Luigi, nel nostro caso) in seguito a un’accurata selezione a monte che individua, rispetta e onora le caratteristiche, le competenze e la qualità di brand image locali precipue. Il nome e il logo della nostra azienda vengono quindi mantenuti e affiancati a quello di Point S in una situazione di perfetto equilibrio tra indipendenza del rivenditore e politica comune di rete nazionale e internazionale. La nostra azienda di famiglia è libera di gestire e manifestare la sua identità costruita nei decenni di esperienza a Gorizia e allo stesso tempo gode dei grandi vantaggi di adesione ad un gruppo internazionale. In officina insomma, io con i miei collaboratori di LK, siamo parte di una rete che ci consente forte specializzazione ed elevati standard di servizio condivisi mentre alla nostra clientela è assicurata un’ampia gamma di pneumatici, ricambi, prodotti e servizi che altrimenti si faticherebbe davvero ad offrire. Fabio Komjanc

Incontro a tu per tu con Fabio Komjanc

Inauguriamo il nuovo anno con il nostro Blog e partiamo da un ‘incontro a tu per tu’ con Fabio Komjanc, titolare dell’officina in centro città a Gorizia. Domande e risposte che aiuteranno i nostri lettori a conoscere a fondo questa realtà storica, le sue radici, la sua evoluzione. Quando hai realizzato di essere effettivamente “in charge”? Quando hai compreso, insomma, di voler dare la tua impronta all’azienda di famiglia? Mi sono occupato per anni del settore export quando il core business dell’azienda era esclusivamente legato all’ingrosso dei pneumatici. Il 1997 è stato un anno decisivo sia per la mia vita personale che per quella lavorativa. In seguito ad un grave incidente, costretto al riposo assoluto, a fermarmi forzatamente, ho avuto modo di riflettere a lungo e di ripensare a molte cose. Quando mi sono rimesso in forze ho deciso di affiancare mamma, che all’epoca si occupava del punto vendita in città, e mi sono dedicato all’ informatizzazione in officina. Cosa che oggi sembra banale ma che all’epoca, agli albori della rete e dell’uso dei computer, ha rappresentato un radicale cambio di paradigma nel nostro lavoro. Nel frattempo, nel ’99, ho voluto integrare l’attività di Revisione e Centro Collaudi. Mia madre aveva lavorato in azienda per ben 40 anni e mi sembrava quindi più che giusto subentrare e prendere le redini dell’attività, dandole l’opportunità di ritirarsi in tranquillità. Quali sono i macchinari in cui hai investito più di recente? Sempre più autovetture sono dotate della tecnologia di guida assistita, ho deciso perciò di investire in macchinari per la regolazione dei radar. E’ fondamentale per la sicurezza su strada che tutta la strumentazione di bordo sia perfettamente calibrata. Inoltre ci sono pochi centri di assistenza che offrono questo tipo di servizio ed è un ottimo modo per distinguerci sul mercato grazie proprio all’attenzione in questo ambito e alla cura delle esigenze specifiche della clientela in termini di driving assistance. Hai un team di ragazzi giovani su cui hai deciso di investire. Largo ai giovani? Avendo cambiato negli ultimi anni il personale, ho puntato su un team giovane, dinamico, preparato e soprattutto su ragazzi che hanno voglia di crescere, conoscere, specializzarsi e che ci tengono al cliente. Che mettono il cliente al primo posto. Questo è fondamentale nel mercato di oggi. Il tema del ‘Lavoro’ è uno dei grandi temi della nostra società: c’è spazio per i giovani che vogliono costruirsi un buon mestiere in un’officina come la mia. L’esperienza in generale, certo, è importante ma a volte può rappresentare un limite. Ho fiducia nel ragazzi, nelle loro potenzialità e li preferisco perchè hanno mente più fresca, imparano in fretta e lavorano con piacere su obiettivi comuni. Quali sono i tuoi prossimi step e le sfide che ti attendi con il 2021? La mobilità sostenibile è e sarà sempre più un fattore chiave. Quindi il 2021 è l’anno in cui punteremo ancor di più su questa esigenza e installeremo due postazioni di ricarica per tutti gli utilizzatori di vetture elettriche. Abbiamo firmato un contratto con Enel X Mobility e stiamo procedendo in questa direzione. Offriamo inoltre i servizi di RCA e quelli di riparazioni e cambio cristalli. L’idea è che LK sia percepito non solo come il ‘gommista di fiducia’ in città, ma come un vero e proprio centro servizi, la destinazione comoda ed efficiente con un’offerta a 360 gradi, un luogo unico facilmente raggiungibile, dove risolvere tutto ciò che serve per la tua auto. E questa foto? Sei un bimbo! Sì, forse neppure 8/10 anni. Con gli amici del quartiere si giocava e ci si divertiva un sacco con le camere d’aria dei camion…. Bei tempi! All’epoca abitavamo nella casa sul retro dell’officina e il nostro cortile era il punto di ritrovo per tutti gli amici qui intorno. Erano anni di spensieratezza e a volte di sana incoscienza! E’ una bella foto e un’immagine di me che amo ricordare.