L’estate porta con sé il successo di molti appuntamenti balneari – e non solo- dedicati a incontri con autori di saggi e romanzi. E non è un caso: si sa che la lettura sotto l’ombrellone é quanto mai piacevole e c’è chi vive la propria vacanza con particolare gioia solo se accompagnata da un buon libro, in pieno relax.
A questo proposito, augurandoti un buon Ferragosto, desidero consigliarti tre titoli interessanti legati al nostro mondo dei motori e dell’automotive.
Il primo é “Tazio Nuvolari” scritto da Pino Casamassima per Badini + Castoldi.
L’autore -alla fine degli anni ‘70 caporedattore a Cronos e poi a Rombo e proprio per Rombo anche inviato in Formula1- ci tuffa nella vita straordinaria e per molti aspetti rocambolesca del celeberrimo “Mantovano Volante”.
Nuvolari divenne leggenda nel mondo delle corse automobilistiche grazie a talento, determinazione, passione, azzardo, sofferenza e lutti. Si guadagnò gloria, fama e l’affetto non solo dei suoi contemporanei.
Mille Miglia, Coppa Vanderbilt ecc., la sua carriera abbraccia un trentennio fra il 1920 e il 1950. Ma fu la vittoria in Alfa Romeo contro la Germania Nazista a Nürburgring a farlo entrare nel mito. Uno smacco dall’immensa valenza simbolica che i gerarchi di Hitler non digerirono affatto. La biografia é affascinante e ricca di aneddoti ove la grande Storia si intreccia alla vita quotidiana dell’ “uomo più veloce del mondo” a cui D’Annunzio, provocatoriamente, regalò una tartaruga gioiello che poi dovenne ciò che oggi chiameremmo logo/ brand distintivo di Nuvolari.
Il secondo é: “Gilles. Il demone della velocità” del drammaturgo e romanziere di Monza Riccardo De Benedetti.
É un romanzo dal taglio storico che ripercorre con gli occhi della moglie Joanna la vita pubblica e privata di Gilles Villeneuve partendo dalle sue ultime ore di vita quando lei lo raggiunse all’ospedale di Leuven dopo il tragico schianto a 227 km/h in Belgio nel 1982- circuito di Zolder.
É interessante non solo per gli aspetti biografici in scuderia Ferrari, ma soprattutto per quelli psicologici legati appunto al “demone della velocità” ereditato per altro dal figlio di Gilles: Jacque Villeneuve.
Il terzo é “Le leggende della Formula 1” del bresciano Francesco Domenighini.
Da quel 13 maggio 1950 a Silverstone fino ai giorni nostri, una storia favolosa di oltre 70 anni che, stagione dopo stagione, ci racconta momenti unici vissuti grazie a Schumacher, a Hamilton, ad Alboreto, a Lauda, a Villeneuve- solo per citarne alcuni. Ma anche di “eroi al volante” che hanno dato speranza dopo la seconda guerra mondiale: da Nino Farina ad Ascari fino a Juan Manuel Fangio.
Una storia quasi sempre tinta di rosso Ferrari. Una storia di curve e accelerazioni, di circuiti entrati nell’immaginario collettivo.
Di nuovo buon Ferragosto e buona lettura a te e a voi, cari amici e clienti tutti!
Fabio Komjanc