Dream o Vision? Il futuro della mobilità alla Milano Design Week.

“I have a Dream” – Ho un Sogno- è il celebre incipit di uno dei discorsi più emozionanti e significativi del secolo scorso. Era il 28 agosto 1963 e Martin Luther King davanti al Lincoln Memorial di Washington cambiò per sempre, con poche parole, l’approccio alla lotta per i diritti civili e le modalità di comunicazione politica. Il “Sogno” come forza propulsiva, come “drive” alla base del cambiamento sociale, americano, in quel caso. Anche la mobilità futura richiede un cambiamento epocale. Un nuovo sogno, un “drive” che non è legato solo alla catena di approvigionamento, alle linee di assemblaggio e produzione e al ciclo di vita dei singoli veicoli ma soprattutto a una nuova Visione del mondo. E degli esseri umani che lo popolano e lo devono conservare, proteggere, rispettare. Durante la Milano Design Week lo scorso mese, Audi ha presentato la sua Visione di mobilità futura basata su tecnologia umanocentrica applicata ai veicoli, design innovativo, creatività e sostenibilità ambientale in collaborazione con Poliform. Audi ha presentato una straordinaria “concept car”. Un’automobile, “Grandsphere”, che incarna appunto un concetto rivoluzionario, visionario, basato su quelli che sarebbero i nostri bisogni futuri alla guida. Connettività, autonomia, personalizzazione, ambiente e gestione del tempo alla guida sono le parole chiave del concept. “Non vedrete l’interno qualunque di un’auto, ma un salotto, una realtà di dimensioni finora impensabili, avvolgente a 360 gradi, senza oggetti che escono dalla superficie”- hanno detto durante la presentazione milanese. (Link qui) L’abitacolo è insomma un salotto mobile di prima classe, un “contenitore di esperienze”. L’ideazione di “Grandsphere” parte proprio dall’abitacolo e non dal vano motore o dalla carrozzeria come in passato. C’è uno shift di paradigma in questa progettazione e visione del futuro: la guida autonoma e la digitalizzazione modelleranno il nostro stile di vita quotidiano. Non si tratta di un veicolo che ci consente di spostarci da A a B ma di un veicolo che ci consente di gestire il nostro tempo mentre ci spostiamo da A a B. Un salotto di casa mobile, un ufficio, un luogo d’incontro e condivisione, non più “solo” un’automobile. Dream o Vision? Il futuro della mobilità sarà così sensazionale e profondamente diverso? E soprattutto alla portata di tutti?

Il sessantesimo anno di attività volge al termine: grazie di cuore!

Quando un anno volge al termine credo sia più che naturale aver voglia di fermarsi, riposare, ricaricare le batterie. E’ altrettanto naturale riflettere su ciò che si è fatto, costruito, sugli obiettivi raggiunti, sui momenti belli, piacevoli, divertenti così come su ciò che non ci è andato troppo a genio o che avremmo voluto fare ma non ne abbiamo avuto il tempo. Per noi è stato un anno speciale. Il sessantesimo anno di attività a Gorizia! Abbiamo voluto dedicare all’anniversario un nuovo logo aziendale (LK60) per celebrarlo certamente, ma anche e soprattutto per ringraziare tutta la clientela che ha saputo rinnovare, decennio dopo decennio, fedeltà alla nostra azienda con passaparola positivo e introducendo amici e parenti che continuano a frequentare l’officina e i suoi servizi. Abbiamo rinnovato il nostro sito web per essere sempre più vicini e connessi ai Clienti ampliando l’offerta dei servizi. Quelli assicurativi, grazie alla collaborazione di mio figlio Edoardo e di ricarica elettrica per una mobilità più sostenibile. Abbiamo aperto questa rubrica di informazione e approfondimento dedicata al mondo dell’automotive -LKBlog- e la vediamo crescere in interesse e followers con grande soddisfazione di mese in mese. Mia figlia Sofia si destreggia molto bene fra gli studi universitari e l’impegno alla Reception facilitando così il lavoro di accoglienza in officina, guadagnando in esperienza e competenza. Mi ritengo perciò soddisfatto e il mio “Grazie” va al mio Team di gommisti e meccanici, ai miei ragazzi e a tutti i collaboratori in ufficio e in amministrazione. Senza il loro impegno costante di squadra non saremmo ciò che siamo. L’officina sarà chiusa al pubblico dal primo al 9 gennaio 2022 e colgo quindi l’occasione per augurarvi di cuore serene festività e felice anno nuovo! Srečno novo leto! Fabio Komjanc

“Casa 500” è il nuovo Museo Green al Lingotto di Torino

“Casa 500” è il nuovo Museo-Green dedicato all’automobile più amata e iconica di Fiat al Lingotto di Torino. E’ molto più di di un’area museale. Un’esperienza completamente immersiva che si affaccia su un vero e proprio polmone verde grazie alla trasformazione della “Pista 500” sul tetto del Lingotto in un Parco aperto al pubblico, ricco di ben 40.000 piante su 7.000 metri quadrati. Il giardino sospeso più grande d’Europa aperto a tutti. Se il Lingotto è da sempre il simbolo della rinascita industriale italiana nel dopoguerra, il nuovo spazio espositivo della Pinacoteca Agnelli “Casa 500” si propone sia come Museo dell’automobile che come esempio di concreta sostenibilità ambientale, integrato nel cuore della città a disposizione di tutti i torinesi e non solo. Come raccontato QUI (link al video della Conferenza Stampa di Inaugurazione) è un sogno, è cultura italiana, è buon gusto, è la Storia di Torino e di tutto il nostro Bel Paese del boom economico, dagli anni 50 fino ad oggi, ma proiettato al futuro della mobilità elettrica. “Casa 500” è anche un grande racconto quasi epico, capace di ispirare il futuro del marchio Fiat partendo dalle sue radici per rivolgersi alle prossime generazioni in ottica autenticamente green. Il Museo si sviluppa su 700 metri quadrati divisi in varie aree tematiche altamente digitalizzate. Dalla descrizione dei luoghi e dei personaggi che hanno reso la 500 icona nel mondo, alla sezione dedicata al Design Made in Italy, fino alla cartellonistica pubblicitaria dal 1957 ad oggi e tutto il materiale multimediale raccolto in 60 anni e in tre generazioni. Questo gioiello di cultura e interazione con la città si aggiunge quindi allo “Scrigno” della Pinacoteca Agnelli- disegnato da Renzo Piano al Lingotto per contenere la magnifica collezione d’arte di Gianni Agnelli- e lo proietta in una nuova, straordinaria dimensione di lustro internazionale.   Fabio Komjanc